Atlante dei corpi terrestri

All’interno:

  • 18 reportage narrativi
  • 5 schegge impazzite di realtà
  • 1 reportage fotografico

Un Atlante dei corpi terrestri.
Un libro di storie vere, come sempre, ma ancor più corale di quelli che abbiamo realizzato finora.
Un’idea che, in redazione, abbiamo covato a lungo.

Ogni reportage del volume nasce, ruota intorno o finisce dentro una parte del corpo.
Braccio. Capelli. Cervello. Corde vocali. Culo. Cuore. Denti. Dita. Lingua. Malleolo. Milza. Occhi. Orecchio. Ovaie. Pelle. Pene. Piedi. Polmoni. Polpacci. Polso. Retto. Testicoli. Tiroide. Vagina.
E poi un reportage fotografico per provare a vedere con gli occhi di un bambino che, dalla nascita, vede in bianco e nero.

Un corpus unico, fatto a pezzi, moltiplicato.

Gli autori e le autrici:
Daniele Bertulu
Giulia Callino
Andrea Cardoni
Angelo Cavaliere
S. G.
Gianluca Herold
Carolina Lemmi
Demetrio Marra
Valerio Millefoglie
Dimitri Milleri
Alessandro Monaci
Francesca Moscardo
Sofia Natella
Luca Pakarov
Martina Patone
Martino Pinna
Qualcuno
Qualcun altro
Giulia Sarli con Valentina Carrara
Francesco Selvi

Le fotografie:
Fabio Moscatelli

Direzione editoriale:
Nicola Feninno

Photoediting:
Chiara Generali, Michele Perletti

Grafica:
Studio Temp

360 pagine (64 a colori), copertina con foro

Recuperanti

Le Latte sono la nuova collana di CTRL: reportage fotografici in formato 10×15 raccolti in una latta.


All’esterno:
– 
Una latta in stampa UV.- Una fascetta cordonata in serigrafia.
All’interno:
– Una selezione di 20 fotografie in formato 10×15 con relative didascalie della fotografa italiana Lisa Bof


Recuperanti è una selezione di fotografie dall’atmosfera intima e rarefatta. Ha per oggetto l’attività di uomini e donne che, instancabili, si dedicano alla ricerca di residuati bellici del primo conflitto mondiale, sulle sponde del fiume Piave.
Il progetto nasce come parte fotografica del reportage di Maria Giulia Prizzitano, Una famiglia, lungo il Piave, recupera residuati bellici, pubblicato nel nostro ultimo libro È giusto che finisca così.

Direzione: Chiara Generali, Michele Perletti
Progetto grafico: Paper Paper 
© Associazione CTRL Edizioni, Bergamo, 2023 
© fotografie: Lisa Bof

È giusto che finisca così


All’interno:

  • 10 reportage narrativi
  • 1 reportage fotografico a colori
  • un’unica vertigine in 11 capitoli


Madre e figlia ritrovate senza vita nel loro appartamento, a Roma: questo è l’inizio.
Madre e figlia, con i tre cagnolini, ritrovate senza vita nel loro appartamento, a Sesto San Giovanni: questa è la fine.

In mezzo ci sono il racconto-testimonianza di un’autrice anonima finita per una settimana in un reparto psichiatrico. La storia del dottor Antonio Russo, un urologo di Napoli che è il più grande collezionista italiano di Barbie. Uno scalo al Lido di Venezia, per conoscere Roberto Saoner, custode (e figlio del custode) del Palazzo del Cinema di Venezia. Poi, lungo il Piave, i “recuperanti”, che da decenni raccolgono residuati bellici. Un reportage dal paradiso artificiale di Rosignano Solvay. L’incontro su un treno, con un ragazzo che lavora a bordo dei transatlantici ed è un cacciatore virtuale. Un viaggio sulle tracce del lupo, in Valchiusella. L’amore e il suo naufragio, tra le pareti di una grande casa in Toscana.

E poi 64 pagine di fotografie a colori, di Mattia Balsamini, inviato in una casina nei Monti Pisani, dove una donna raccoglie e custodisce decine e decine di oggetti, residui delle vite degli altri.


Un libro di storie vere che s’innestano una nell’altra.
Un esperimento senza precedenti.
“È giusto che finisca così” è il primo dei “Libri della vertigine”.


Gli autori e le autrici:
Anonima
Bartolomeo Cafarella
Giulia Callino
Francesca Mattei
Valerio Millefoglie
Alessandro Monaci
Martino Pinna
Maria Giulia Prizzitano
Stefano Valenti

Le fotografie:
Mattia Balsamini


Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Chiara Generali, Michele Perletti
Grafica: Studio Temp


272 pagine, copertina con spioncino

Un’estate fa

Le Latte sono la nuova collana di CTRL: reportage fotografici in formato 10×15 raccolti in una latta.

All’esterno:

  • Una latta in stampa UV.
  • Una fascetta cordonata in serigrafia.


All’interno:

  • Una selezione di 21 fotografie in formato 10×15 con relative didascalie tratte dal progetto collettivo Un’estate italiana di arcipelago-19.


Un’estate fa racconta un viaggio in Italia iniziato il 21 giugno 2021, primo giorno di un’estate insolita, fatta di persone, luoghi, oggetti e situazioni di cui abbiamo deciso di tener traccia. Abbiamo raccolto così una serie di sguardi inediti a proposito di un capitolo della nostra storia che, anche se concluso, ha contribuito a plasmare il nostro immaginario.

Un’estate fa è un reportage fotografico corale, realizzato con i contributi di: Martina Albertazzi, Marco Balostro, Giancarlo Barzagli, Emanuele Camerini, Francesca Cirilli, Carmen Colombo, Gaia degli Esposti, Isabella Dellolio, Fabio Demitri, Ilaria di Biagio, Sebastiano Luca Insinga, Valerio Muscella, Sara Nicomedi, Luca Pegorer, Fabrizio Pelaggi, Federico Perruolo, Francesco Pistilli, Chiara Scardozzi, Giulia Ticozzi, Cristina Vatielli, Virginia Zoli.

Direzione: Michele Perletti, Chiara Generali
Progetto grafico: Paper Paper
© Associazione CTRL Edizioni
© fotografie: Arcipelago-19

Trilogia normalissima

Il nuovo cofanetto completo, in edizione limitata, con i tre volumi della Trilogia normalissima:


Un progetto editoriale durato tre anni e tre libri, che ha coinvolto 35 autori, tutto incentrato sul reportage narrativo e fotografico, sulle storie di persone e luoghi fuori dai radar.


Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Michele Perletti, Chiara Generali

La redazione di CTRL: Giulia Callino, Nicola Feninno, Chiara Generali, Davide Gritti, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Michele Perletti, Nicolò Tabarelli

Direzione artistica: Studio Temp
Impaginazione: Giovanni Cavalleri.

Gli estinti


All’interno:

  • 18 reportage narrativi a cura di: Silvia Bottani, Giulia Callino, Tiziano Cancelli, Elettra Carboni, Maddalena Fingerle, Veronica Galletta, Elia Gonella, Valentina Maini, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Sofia Natella, Donato Novellini, Luca Pakarov, Enrico Prevedello, Francesca Scotti, Zeno Toppan, Matteo Trevisani, Filippo Tuena.
  • 1 reportage fotografico di Luca Rotondo dal laboratorio di un tassidermista.
  • 1 lettera di Dario Stefanoni dal XXIII secolo.


Ne “Gli estinti” si trovano storie vere di persone e luoghi appartati o ribaltati, testimoni di un passato che non passa, profeti di un futuro che forse non sarà, nascosti anche quando ci stanno sotto gli occhi, violenti, fossili, dolci, sognanti, contraddittori.

Un indipendentista veneto; il toscano che ha ucciso Van Damme; l’asfalto di Bolzano, il cemento armato di Livorno, il petrolchimico di Siracusa. Lara Croft. Roma. Una piccola Italia (fallita) sul Pacifico. Un monaco pazzo. I dispersi. Gli alberi genealogici. Una medium, che parla coi defunti e, per lavoro, si occupa di accessibilità dei siti web per le persone non vedenti.

Segnali di vita, in mezzo alla vita sospesa.


Come nel resto della trilogia, anche questo libro è attraversato da un reportage fotografico. Questa volta abbiamo mandato il fotoreporter Luca Rotondo nel laboratorio di un tassidermista di Padova e nelle case di alcune persone che hanno scelto di far imbalsamare i loro animali da compagnia, per provare a sconfiggere il tempo, o forse per altri motivi.


Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Michele Perletti, Chiara Generali
Direzione artistica: Studio Temp
Grafica: Giovanni Cavalleri

384 pagine, copertina rigida, copertura in carta telata, 17×12,5cm

I dimezzati


All’interno:
– 13 reportage narrativi, a cura di: Giulia Callino, Lorenza Ghinelli, Davide Gritti, Ndack Mbaye, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Gaetano Moraca, Angelo Mozzillo, Donato Novellini, Martino Pinna, Nicolò Tabarelli, Zeno Toppan, Salvatore Toscano, Michele Vaccari
– 40 fotografie da un archivio quasi perduto
– 1 resoconto di un incontro semi-divino di Stefano Sgambati



I dimezzati sono uomini e donne a metà.
Ci sono gli ultimi umani aggrappati alle pendici dell’Adamello, a difendere gli alberi che c’erano prima. C’è Eleonora che ha cercato la madre per 35 anni. Ed Elisa, nata udente da genitori sordi. Ci sono gli appellanti, a cui è rimasta solo la voce e un numero di telefono. C’è la storia di un dimidiato, alla ricerca di suoi simili e di una cura per sé. C’è la Nana Bianca, che è alta poco meno di un metro.

I dimezzati sono uomini e donne dalla doppia vita.
Come Lena, che lavora nell’editoria per bambini e nella produzione di film porno. Come Luca, che oggi organizza team building aziendali nei boschi, e ieri s’era arruolato nella Legione Straniera. Come Irina che fa la badante in Italia, per costruirsi una casa in Ucraina, domani.

Dimezzati sono anche i luoghi: una lavanderia nella periferia di Milano che contiene due mondi divisi da una tenda, un paese in Liguria percorso da un muro che non esiste.

I dimezzati raccontano storie dell’altra metà della vita, come quelle dei pazienti della Clinica del Sonno di Pisa: abbiamo mandato uno scrittore a raccoglierle, e a dormire con loro.

I dimezzati sono incompleti, spaccati, mancanti, divelti e inesplorati: come noi. E Tom Cruise.



L’intero volume è percorso dalle fotografie tratte dall’archivio dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena, ora di proprietà dell’Azienda USL Toscana Sud Est.
In esso, raccolte in più di 150 anni, sono conservate 50 mila cartelle cliniche e più di 20 mila fotografie. Immagini di servizio per il riconoscimento dei pazienti, a solo uso interno da parte del personale.
Ne abbiamo selezionate 40, per raccontare il confine tra dentro e fuori, tra “sanità” e “malattia”, tra mente e corpo.



Questo libro-reportage, è il secondo volume della nostra “Trilogia normalissima”, che si è aperta con “Gli ultrauomini“.



Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Michele Perletti, Chiara Generali
Direzione artistica: Studio Temp
Grafica: Giovanni Cavalleri

336 pagine, copertina rigida, 17×12,5cm.

Gli ultrauomini


All’interno:

  • 11 reportage narrativi a cura di: Giulia Callino, Maura Chiulli, Valerio Millefoglie, Alessandro Monaci, Angelo Mozzillo, Sofia Natella, Donato Novellini, Luca Pakarov, Martino Pinna, Matteo Trevisani, Paolo Zardi
  • 1 reportage fotografico durato tre anni, a cura di Michela Benaglia
  • 1 gran centrifugato finale di ultraumanità



Un libro corale di storie vere, di incontri ravvicinati con terrestri d’Italia che vanno ultra: dal gestore di un’agenzia di pompe funebri di Mirandola (Modena) che fornisce servizi di ibernazione, alla cameretta di una tanatoesteta (e youtuber) di Imperia.

E poi reportage da un convento di suore di clausura, dalle viscere della terra, da una sala operatoria, dalla casa di un “alieno di paese”, da una panchina su cui siede un cyborg ventiduenne, da un salottino in cui un maestro della Quarta Via beve il caffè, da un ufficio comunale in cui lavora una donna wrestler, da una conferenza di Persone Altamente Sensibili, dalle spiagge dove un pensionato va a caccia di messaggi in bottiglia.



Direzione editoriale: Nicola Feninno
Photoediting: Michele Perletti
Direzione artistica e grafica: Studio Temp

272 pagine, copertina rigida, 17×12,5cm.

Stiamo scomparendo

All’interno:
– 5 reportage narrativi a cura di: Franco Arminio, Viola Bonaldi, Nicola Feninno, Valerio Millefoglie, Mirco Roncoroni.
– 1 reportage fotografico di Emanuela Colombo.
– 7 contenuti speciali a cura: di Gionata Giardina, Davide Gritti, Alessandro Mininno, Gianni Miraglia, Alessandro Monaci, Luca Perri.



Un viaggio dal Salento al Monte Rosa, nei luoghi d’Italia in cui la lingua madre non è l’italiano.

Abbiamo incontrato gli ultimi parlanti della lingua walser, nelle alte valli del Piemonte. Gli occitani, nel torinese e nel cuneese: la loro lingua è quella degli antichi trovatori. Siamo sbarcati sull’isola di San Pietro, nel sud della Sardegna, dove si parla il tabarchino. Siamo stati in Basilicata, nei territori degli arbëreshë, i discendenti delle popolazioni che nel XV secolo emigrarono in Italia dall’Albania. E nei piccoli paesi della Puglia dove sopravvive ancora oggi il grico.



128 pagine, copertina flessibile, 23×16,5cm.