A cura di Mirco Roncoroni
Nel cimitero di San Benedetto Belbo, in provincia di Cuneo, giacciono le storie, i parenti, i personaggi letterari di Beppe Fenoglio. Tutt’intorno è l’Alta Langa, i boschi, il cielo a portata di mano.
A cura di Mirco Roncoroni
Nel cimitero di San Benedetto Belbo, in provincia di Cuneo, giacciono le storie, i parenti, i personaggi letterari di Beppe Fenoglio. Tutt’intorno è l’Alta Langa, i boschi, il cielo a portata di mano.
A cura di Graziella Manno
C’è una bella vista su Piazza Armerina, nel cuore della Sicilia. Ci sono i morti che, con l’intercessione di un poeta, scrivono una lettera al sindaco e agli assessori, in gallo-italico.
A cura di Alessandro Monaci
Un luogo in provincia di Bologna, all’interno del Parco Regionale Storico di Monte Sole. Un tempo vi fu Kainua, grande e prospera città etrusca, di cui ancora sopravvivono le rovine. Più recentemente Marzabotto, il comune che fu teatro dell’omonima strage nazifascista.
A cura di Luca Pakarov
Fotografie di Michele Perletti
Un cimitero-isola raggiungibile solo con il vaporetto, un rifugio galleggiante dal marasma della Venezia in piena d’agosto. Il cimitero di San Michele è dimora mortuaria di veneziani e di turisti illustri: Franco Basaglia, Ezra Pound, Igor Stravinskji, Iosif Brodskij. Ci siamo stati con accompagnatore d’eccezione: Pierpaolo Capovilla.
A cura di Giulia Depentor
Grunewald è una foresta, appena fuori Berlino. Nel cimitero che ne prende il nome è sepolta Christa Päffgen, meglio nota come Nico. Ma tutti i defunti hanno storie da raccontare: storie di suicidi, di morti premature, di corpi resi irriconoscibili dalle guerre.
A cura di Viola Bonaldi
Le prime luci dell’alba sul cimitero di Macugnaga, nell’alto Piemonte. I morti che se ne stanno nelle loro tane, sotto terra, ricoperte dalla neve. Come animali nel più lungo dei letarghi.
A cura di Nicola Feninno
Lambito dalla A51, tangenziale est. Sorvolato dagli aerei che decollano e atterrano a Linate. Annunciato da un enorme parcheggio all’ingresso. Un pomeriggio tra le tombe, i sassi e le ceneri del cimitero di Lambrate.
A cura di Martino Pinna
È considerato un capolavoro di architettura, ma in pochi vorrebbero farcisi seppellire. Siamo stati al cimitero di San Cataldo, Modena: “la città dei morti”, come la chiamava il progettista Aldo Rossi.
A cura di Leone Belotti
Fotografie di Michele Perletti
La Valle del Fico è un piccolo mondo antico di cascine e vigneti, tra Bergamo e il lago d’Iseo. Della mia infanzia ricordo la grande casa padronale, le domeniche con trenta persone, nonni, zii, nipoti. Adesso non c’è più nessuno. Un paio di volte l’anno vengo a trovarli nell’unica casa di famiglia rimasta, la cappella al cimitero.
A cura di Mirco Roncoroni
Fotografie di Paolo Vezzoli
In città c’è un bosco, nel bosco un cimitero, si chiama Skogskyrkogården. Illustri sconosciuti e Greta Garbo stanno al fresco tra le radici delle conifere, sotterrati all’ombra dei pini e di piccoli cerbiatti e caprioli e pic-nic in famiglia, nel luogo dei morti che è anche luogo dei vivi, il parco-cimitero in cui il riposo è eterno e temporaneo.
A cura di Leone Belotti
Fotografie di Michele Perletti
Il cimitero di Orio al Serio è un locus paradoxus, il cimiterino suburbano ritrovatosi in pochi decenni nell’occhio di un ciclone, interamente avvinghiato dai super-flussi della vitalità di massa, sulla rotta di decollo dell’aeroporto più intenso d’Italia, tra le bretelle d’accesso di Oriocenter e il tratto autostradale più trafficato d’Europa.
A cura di Leone Belotti
Fotografie di Michele Perletti
Ultimo giorno, una luce bellissima, incredibile, un’aria frizzante, nuvole che corrono veloci in cielo, e intorno odori, colori e rumori nitidi e intensi: quelle giornate in cui ogni cosa pulsa, ed è impossibile non aver voglia di vivere. La giornata ideale per andare a vedere il più grande, il più vecchio cimitero USA, il First Calvary.